e subtropicali dell’Africa e delle Americhe, ed è stata importata in Europa dagli arabi. La pianta allo stato selvatico può raggiungere un’altezza superiore a 1,50 mt ed ha vita lunga. Viene coltivata in molti paesi per la produzione della fibra di cotone, utilizzata per la produzione di tessuti, utilizzando la lanuggine che si forma attorno ai semi. Insieme alla lana è la materia più importante per l’industria tessile. Se nell’antico Egitto i documenti geroglifici attestano una conoscenza di tecniche realizzative di tessuti a base di cotone, anche Erodoto, nel V secolo a.C. riferisce notizie sull’uso della fibra di cotone. Il cotone, molto diffuso in tutta l’area mediterranea, era già ampiamente noto dagli Aztechi in America, anche se si dovette attendere il Settecento per una nuova diffusione del tessuto nel continente.
Nel corso degli ultimi due secoli, la produzione di cotone ha subito alcune gravi crisi, come quelle avvenute durante la guerra di secessione negli Stati meridionali e durante la crisi del 1929. Secondo i dati al 2005 del Ministero dell’Agricoltura statunitense, i maggiori produttori di cotone sono: Cina (5,7 milioni di tonnellate), Stati Uniti d’America (5,2), Pakistan (2,1), Uzbekistan (1,2) e Brasile (1). Gli altri paesi ne producono ciascuno meno di un milione di tonnellate. (fonte: Wikipedia)
Makò
Nome comune per il cotone Alto Egitto di elevata qualità, con una lunghezza compresa tra 30 e 34 mm. Viene utilizzato nella produzione di tessuti di cotone di altissima qualità.
Filo di Scozia
Si ottiene dal cotone egiziano di prima categoria (o di pari caratteristiche), il miglior filo del mondo a fibra lunga, il quale viene sottoposto a cinque fasi di rigoroso trattamento:
con un titolo non inferiore a Ne 50/2.